15 settembre 2013

Dal Consiglio Comunale 13 settembre 2013

Punto 8 all’o.d.g. : discussione ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare SI Sulbiate Insieme avente ad oggetto: “Il consiglio comunale prende atto che sono infondate le contestazioni di falso in atto pubblico formulate dai consiglieri di opposizione.”

Questo singolare Ordine del Giorno è la dimostrazione della malafede e della capacità del Capogruppo Brambilla e dell’intero Gruppo Sulbiate Insieme di alterare il contenuto del documento portato all’attenzione della Commissione Capigruppo lo scorso 30 maggio.

Ci vediamo pertanto costretti a respingere al mittente l’invito - a noi rivolto - di “peritarsi di capire prima di formulare accuse” in quanto nel nostro testo non ci sono accuse, ma constatazioni derivanti dall’analisi della documentazione relativa alla procedura di approvazione del Progetto di Riqualificazione del Centro Storico.
Infatti, contrariamente ai Consiglieri di Sulbiate Insieme, noi abbiamo l’obbligo di esaminare gli Atti e sentiamo il dovere morale di porci domande e di capire fino in fondo.

Innanzitutto, noi non abbiamo accusato nessuno e non c’è ragione per cui qualcuno dovrebbe sentirsi sotto accusa. Nella nostra comunicazione - che abbiamo consegnato in una sede riservata ma ufficiale - per dovere di trasparenza - abbiamo rappresentato situazioni che a noi sembrano avere profili di irregolarità riguardo tre argomenti ben precisi che, nonostante la risposta dell’Ufficio Tecnico, non sono ancora del tutto chiariti.

È vero, nel punto 3 osserviamo che, in riferimento ai contenuti di merito dell’Ordinanza n. 35900  della Corte di Cassazione, per l’autore di una comunicazione  - mendace - di inizio lavori, potrebbe configurasi il reato di “falso in atto pubblico”.

Ora, l’avere costruito un Ordine del Giorno a difesa degli Uffici su di una maldestra interpretazione di un passaggio della nostra comunicazione, ci sembra strumentale e demagogico, ma non inutile. Infatti, questa “difesa” degli Uffici (da chi? da che cosa?) ha il solo scopo di ottenere due risultati per il Gruppo SI:

1. “fidelizzare” i dipendenti pubblici - che però devono ricordare sì la loro appartenenza alle Istituzioni, ma anche che le Istituzioni locali non si identificano con Sulbiate Insieme.

2. Far crescere l’ostilità dei dipendenti pubblici nei confronti dei rappresentanti dei Gruppi di Opposizione, che così non vengono percepiti per ciò che sono - Consiglieri eletti che cercano di svolgere il loro compito istituzionale, ma come nemici degli Uffici e delle Istituzioni.

Noi rigettiamo questa impostazione veicolata dall’Ordine del Giorno di SI e invitiamo i dipendenti comunali a mantenere la loro autonomia di giudizio e di comportamento in quanto professionisti “super partes” a servizio e a disposizione di tutti i Consiglieri Comunali in egual misura.

Ma andiamo con ordine. Secondo l’Ordine del Giorno presentato dal Capogruppo Brambilla noi avremmo accusato di falso i dipendenti comunali lungo tutto lo svolgimento della citata comunicazione del 30 maggio, ma non è così.

Il punto 1 del nostro documento del 30 maggio riguarda la Convenzione Urbanistica del P.I.I. ex-scuola.

Le nostre richieste e constatazioni sono chiare e non accusano nessuno. Semplicemente non comprendiamo perché l’Amministrazione Comunale, in presenza di situazioni urbanistiche analoghe si sia comportata con modalità differenti sul piano del procedimento. Infatti, il senso della nostra richiesta era quello di comprendere come mai per il P.I.I. 3A e 3B (via Manzoni e via Biffi) e relative opere di urbanizzazione sia stata concessa su queste ultime (con Delibera di Consiglio Comunale n. 8 del 25.01.2013) una proroga di scadenza dei termini con ben 18 mesi di anticipo rispetto al termine previsto in Convenzione Urbanistica. Invece, a fronte dello spirare dei termini di Convenzione Urbanistica del P.I.I. ex scuola non vi è stato alcun passaggio in Consiglio Comunale e si è optato per “sistemare tutto” mediante la concessione di una proroga alla originaria D.I.A. n. 29/2008: proroga - basata su motivazioni lacunose e non veritiere - che formalmente è di 18 mesi, ma sostanzialmente di 28 mesi.

Comprenderà, Signor Sindaco, il nostro smarrimento di fronte a comportamenti così dissimili tra loro sullo stesso tema, che definire atipici è il minimo che si possa dire. Perché, Capogruppo Brambilla, due situazioni simili sono state gestite in modi così differenti? Ci sfugge qualcosa? C’è qualcosa che non dobbiamo sapere? Gradiremmo avere qualche risposta adesso. Qui.

Punto 2 - Convenzione Urbanistica del Permesso di Costruire Convenzionato relativa al comparto PA4.

Le nostre richieste e constatazioni anche in questa circostanza sono chiare. Riguardano modifiche di azzonamento urbanistico e chiarimenti su obblighi convenzionali che si “perdono” tra una delibera e l’altra, immotivatamente.

Il rilievo da noi evidenziato circa lo standard è rimasto senza spiegazione: il Responsabile del Servizio, nella sua relazione del 21.06.2013, non fornisce risposte. Esiste infatti una difformità tra la sagoma di standard urbanistico raffigurato sull’estratto di PGT allegato alla Delibera di Giunta n. 61 del 04.06.2010 - in base alla quale è stata stipulata la Convenzione con il notaio - rispetto alla sagoma dello stesso standard raffigurata sul PGT vigente. Perché?

La Convenzione Urbanistica non è armonizzata con lo strumento Urbanistico. Come è potuto accadere? È possibile modificare un azzonamento di PGT senza attivare la relativa procedura di variante?

Capogruppo Brambilla, ci è sfuggito qualcosa? Ci dia Lei delle spiegazioni.

Punto 3 - Pratica Edilizia n. 8/2010

Nel punto in esame abbiamo configurato gli estremi del reato di “falso in atto pubblico”, ma sfidiamo il Capogruppo Brambilla e chiunque altro, a dimostrare che abbiamo indicato come autore del presunto reato un funzionario comunale.

Esaminando i contenuti della risposta fornita dal Responsabile del Servizio circa le questioni da noi poste, rileviamo che, come nel precedente punto i quesiti vengono elusi con argomentazioni che nulla hanno a che vedere, nel merito, con le indicazioni contenute nella citata sentenza di Cassazione. Considerata l’autorevolezza del pronunciamento e la delicatezza dell’argomento, che è quotidiana materia di lavoro, essa avrebbe dovuto essere nota all’Ufficio Tecnico. Noi non vogliamo “crocifiggere” nessuno, ed apprezziamo l’impegno del personale di quest’ufficio, ma non possiamo non rilevare la contraddizione nella quale è incorso, in quanto la Sentenza è del 15.07.2011 e la comunicazione di inizio lavori è successiva (22.11.2011): pertanto non capiamo come l’ufficio abbia potuto accettare tale comunicazione di inizio lavori.

Chiunque, confrontando lo stato dei luoghi con il dispositivo della sentenza, sarebbe arrivato alle nostre conclusioni. Riportiamo testualmente, perché le parole non lasciano spazio a possibili fraintendimenti:



A questo punto ci auguriamo sia chiaro che non abbiamo accusato il Responsabile del Servizio di avere prodotto un falso. Questa, semmai, è una libera interpretazione del Capogruppo Brambilla. Costatiamo, invece, che, se il pronunciamento della Corte di Cassazione ha un valore, la dichiarazione di inizio lavori relativa alla pratica edilizia in oggetto solleva qualche dubbio.

Anziché proporre alla votazione del Consiglio Comunale Ordini del Giorno senza fondamento, il Gruppo Sulbiate Insieme dovrebbe sollecitare il Sindaco a fornire risposte ai nostri quesiti rimasti inevasi.

Invitiamo inoltre il Sindaco, che nella sua lettera del 24 giugno scorso, insieme alle ammonizioni, ha minacciato ritorsioni legali nei nostri confronti, a considerare che noi stiamo solo facendo il nostro mestiere, nell’interesse dell’Ente e cercando di onorare il ruolo Istituzionale che le Urne ci hanno attribuito.

In un momento storico che sta pagando caro il venir meno di ogni forma di controllo sugli Enti pubblici, il modo migliore per tutelare il buon nome dell’Ente è quello di garantire la trasparenza.

Resti agli atti che abbandoniamo l’aula perché non intendiamo partecipare alla Votazione di questo ordine del Giorno. Le motivazioni sono chiaramente espresse nella presente dichiarazione.


Daniela Mattavelli
Capogruppo Lista Facciamoci in Quattro per Sulbiate

Guglielmo Stucchi
Capogruppo Lista Sulbiate Democratica e Solidale